Chiesa della Misericordia
Il più antico e misterioso edificio sacronel centro del borgo arroccato attorno al castello Orsini
Percorrendo la strada che dalla piazza del paese conduce al castello orsini, si può visitare la chiesa della misericordia. Quasi si confonde tra lo stile delle altre abitazioni e non esprime sicuramente di primo impatto tutto il suo valore storico e artistico. La chiesa può essere ammirata dai visitatori grazie all’opera di passione e beneficienza della confraternita che si impegna a spiegare prontamente a tutti il patrimonio in essa racchiuso.
Data la posizione in cui è stata costruita, si può affermare che la chiesa della misericordia è uno tra i primi tempi che sono sorti nel paese. L’origine medievale è ben visibile dai resti murari rinvenuti dai restauri eseguite nel 1984 e nel 2009.
L’esterno si presenta con blocchi di peperino e tufo disposti a pianta rettangolare. Le due entrate, una situata sulla facciata principale e l’altra sul lato sinistro, vennero eseguiti successivamente in epoca rinascimentale. La porta di accesso principale, situata sul lato lungo, è realizzata in pietra grigia con un’incisione nella parte centrale superiore IHS (iesus) circondata da una ghiralnda. Poco più a destra si trova un ovale in pietra inciso nel muro, in cui appare un dipinto di un volto maschile (San Giovanni Battista) e la scritta S. Giov. di Dio. A sinistra dell’entrata il campanile, collocato presumibilmente nella parte anteriore prima che fossero costruite le case.
La chiesa, di piccole dimensioni, presenta un’unica navata. Le pareti hanno i toni del verde mentre il pavimento è realizzato in cotto. Il presbiterio è rialzato e ricoperto da lastre in peperino. Nella parte opposta della chiesa si trova una balconata adibita al cantorio. In un angolo è possibile ammirare un piccolo organo in legno intagliato artigianalmente del 1878.
Tra storia e restauri
Di grande valore è il soffitto in legno e cotto decorato nel Quattrocento e riportato alla luce con le opere recenti di restauro. Interessante è anche l’altare maggiore in cui appare un dipinto dedicato a San Giovanni Battista tra due colonne di marmo. Il quadro su tela del 1880 mostra la decapitazione di San Giovanni Battista.
Altre opere di rilievo sono l’altare settecentesco della Madonna di Loreto, sulla sinistra, in cui è raffigurata in una nicchia la Madonna che tiene in braccio il suo bambino su un fondo azzurro, e il quadro dell’ultima cena posto sulla destra realizzato nel 1714 in qui è citato il testamento di Pietro Basilio.
Spesa finanziata dalla Regione Lazio Determinazione n. G04816 del 09/05/2016 e s.m.i.
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